Tre individui residenti a Milano sono stati arrestati con l’accusa di essere responsabili di un incendio doloso che ha colpito la ditta Work Safety spa a Castione Andevenno il 16 settembre scorso. L’azione è stata eseguita dai Carabinieri della Compagnia di Sondrio, con il supporto delle autorità di Milano Porta Monforte, in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Sondrio su richiesta della Procura della Repubblica di Sondrio.
Le indagini sono state avviate immediatamente dopo lo spegnimento delle fiamme da parte dei vigili del fuoco, che avevano notato dei sospetti sulla natura dolosa dell’evento. Testimoni oculari avevano segnalato la fuga di un furgone bianco con due occupanti ad alta velocità dal parcheggio esterno della ditta poco prima dell’inizio dell’incendio. Inoltre, avevano udito un forte scoppio provenire dall’interno del capannone distrutto.
Grazie all’analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza, i Carabinieri sono riusciti a individuare il furgone in questione, che era stato noleggiato da una società di Milano. Gli occupanti avevano sostituito prontamente le targhe del veicolo appena arrivati in Valtellina, utilizzando altre rubate da un’altra macchina. Le targhe sono state successivamente rinvenute e sequestrate dai Carabinieri, nonostante il proprietario le avesse denunciate come rubate in precedenza.
Attraverso un’attenta analisi delle immagini, i Carabinieri sono riusciti a identificare i volti degli occupanti del furgone, che hanno poi associato alle fotografie presenti nella banca dati delle Forze di Polizia. I sospettati sono stati identificati come D.M. e P.T., entrambi di 51 anni e residenti a Milano. Entrambi avevano precedenti denunce per vari reati e lavoravano per la società che aveva noleggiato il furgone, anche se questa società è stata esclusa dall’evento criminale.
Nell’ambito dell’operazione, è stata arrestata anche C.M., proprietario dell’auto utilizzata per occultare il furgone a noleggio. Sono emersi chiari elementi di complicità con gli autori materiali dell’incendio.
Le autorità stanno attualmente indagando sul movente di questo atto criminale. Gli arrestati sono stati trasferiti nel carcere di San Vittore e sono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per ulteriori indagini e procedimenti legali.