Nella mattinata di oggi, giovedì 28 settembre 2023, i Carabinieri della Compagnia di Sondrio, coadiuvati da quelli della Compagnia di Milano Porta Monforte, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Sondrio. La richiesta è stata fatta dalla Procura della Repubblica di Sondrio nei confronti di tre italiani residenti a Milano. Queste persone sono ritenute responsabili in concorso tra loro dell’incendio doloso che si è verificato sabato 16 settembre presso la ditta Work Safety spa, a Castione Andevenno.

Le indagini sono iniziate immediatamente dopo lo spegnimento delle fiamme da parte dei vigili del fuoco. Durante questa fase, sono state acquisite le testimonianze dei presenti che hanno subito sospettato l’origine dolosa dell’evento. In particolare, è stato segnalato un furgone bianco con due persone a bordo che si è allontanato velocemente dal parcheggio esterno della ditta poco prima che le fiamme iniziassero a divampare. Inoltre, è stato udito un forte scoppio proveniente dall’interno del capannone distrutto.

Successivamente, visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, è stato possibile risalire al furgone, un Fiat Fiorino noleggiato da una società di Milano. Le persone a bordo del veicolo hanno sostituito le targhe appena giunti in Valtellina, utilizzando quelle di un’altra macchina rubata da un complice. Anche questa persona è stata sottoposta a misura cautelare. I due individui si sono poi diretti alla ditta Work Safety di Castione Andevenno, dove hanno innescato l’incendio dopo pochi minuti. Successivamente, si sono allontanati velocemente abbandonando le targhe false in un terreno incolto a Berbenno di Valtellina. Le targhe sono state rinvenute dai Carabinieri e poste sotto sequestro, nonostante il proprietario le avesse denunciate come rubate nel frattempo.

I Carabinieri hanno confrontato i volti delle persone a bordo del Fiat Fiorino con le fotografie presenti nella banca dati delle Forze di Polizia. In questo modo, sono riusciti a identificare i responsabili, D.M. e P.T., entrambi di 51 anni e residenti a Milano. Queste persone erano già state denunciate in passato per vari reati ed erano dipendenti della società che aveva noleggiato il furgone, anche se la società stessa è estranea al fatto. La misura cautelare ha coinvolto anche il proprietario dell’auto, C.M., di 40 anni e residente a Milano. A lui sono state tolte le targhe utilizzate per nascondere il furgone a noleggio, in quanto sono emersi elementi chiari della sua complicità con gli autori materiali dell’incendio. Al momento, sono in corso ulteriori approfondimenti per comprendere il movente di questo crimine.

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