Operazione “Zona mia”: 21 misure cautelari eseguite dalla Squadra Mobile di Sondrio

Sondrio, 28 settembre 2023 – Con l’operazione denominata “Zona mia”, la Squadra Mobile di Sondrio, diretta da Niccolò Battisti, ha eseguito 21 misure cautelari (15 in carcere, 6 ai domiciliari) firmate dal gip Fabio Giorgi, a conclusione di un’indagine antidroga curata dalla sezione Narcotici e condotta dall’intera Mobile e coordinata dalla Procura locale, guidata dal dottor Piero Basilone.

Le misure hanno colpito sia persone della Valtellina che del Marocco. Le accuse riguardano detenzione illecita, trasporto e cessione di stupefacenti. Durante l’attività investigativa sono stati arrestati 4 persone in flagranza e sequestrati circa 2 kg di eroina, cocaina e hashish, oltre a un fucile. Il fenomeno dello spaccio nei boschi è diventato allarmante negli ultimi anni, soprattutto nella Bassa Valle, e la sua disarticolazione è stata difficile a causa dell’attenzione degli spacciatori, favoriti dalle caratteristiche del territorio.

Gli investigatori hanno individuato le principali piazze di spaccio grazie a pedinamenti, osservazioni e intercettazioni con utenze intestate a soggetti fittizi. Le zone di Bema, Caiolo e Postalesio sono risultate essere le principali aree coinvolte. Due gruppi di spacciatori si aiutavano reciprocamente: quando uno rimaneva senza “prodotto”, l’altro interveniva in suo aiuto.

Sono stati individuati anche dei fiancheggiatori, ovvero residenti che svolgevano il ruolo di autisti: in diverse occasioni hanno accompagnato gli spacciatori da Milano in Valtellina, fino ai luoghi scelti per la vendita delle dosi. In cambio di questo compito, ricevevano denaro o stupefacenti. Inoltre, sono state coinvolte persone che fornivano riparo ai pusher marocchini in caso di maltempo, portavano le sostanze da taglio nei boschi o consegnavano generi alimentari richiesti dagli stranieri, come pizza, kebab, birra e champagne.

“Gli inquirenti sostengono che si tratti di contributi consapevoli, essenziali per l’attività di spaccio, garantiti nella maggior parte dei casi da persone della Valtellina che conoscono profondamente il territorio, in cambio di denaro o stupefacente”. Al mega-blitz hanno partecipato 60 agenti di polizia ed è stato realizzato in collaborazione con le Squadre Mobili di Milano, Varese, Pavia, Verona, Bergamo, Sassari e Siracusa, poiché alcuni dei destinatari delle misure cautelari richieste dai magistrati Giulia Alberti e Chiara Costagliola, che hanno coordinato l’indagine iniziata a marzo, si erano nel frattempo trasferiti in quelle province.

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