Il triste episodio dell’incendio avvenuto in piazza Duomo a Como ha portato alla luce nuovi dettagli sulla vittima, un clochard di 78 anni. Grazie alle indagini condotte dalla Squadra Mobile in collaborazione con il sostituto procuratore Antonia Pavan, è emerso che l’uomo aveva una figlia. Tuttavia, al momento non è stato possibile rintracciarla in quanto sembra che i due non fossero in contatto da tempo.
La ricerca della figlia è fondamentale non solo per informarla della tragica morte del padre, ma anche per effettuare un confronto del DNA al fine di ottenere una certa identificazione del corpo, rimasto intrappolato tra le fiamme e deceduto per soffocamento.
Fin da subito si è ipotizzato che la vittima sia Christian Albert Gervais, nome con cui si stanno conducendo le indagini. Tale ipotesi è stata formulata sulla base di testimonianze, delle abitudini note a coloro che lo conoscevano e di accertamenti svolti due giorni prima dalla Squadra Volante, nello stesso luogo.
Tuttavia, per una conferma ufficiale dell’identità, l’indagine necessita di un dato scientifico certo. Oltre a richiedere verifiche negli ospedali riguardo a interventi chirurgici subiti dall’uomo, è emerso che ha una figlia, presumibilmente residente in Francia. Pertanto, la ricerca di questa figlia è diventata la priorità per chiudere la parte più formale e burocratica dell’indagine.
Nel frattempo, le indagini continuano per ricostruire le cause dell’incendio e per comprendere cosa sia accaduto nel momento in cui la vittima ha cercato di fuggire, dirigendosi verso le scale che conducono al cortile interno, dove è stata trovata. Gli investigatori si basano principalmente su rilievi tecnici che, dopo la raccolta dei materiali, richiederanno del tempo per essere analizzati.
È un triste caso che ci ricorda l’importanza di avere una rete di supporto e di contatti familiari. Speriamo che la figlia del clochard possa essere rintracciata al più presto, in modo da poter dare un’identità certa alla vittima e permettere un’adeguata sepoltura.
