Anna Basta, ex Farfalla della ginnastica ritmica, ha recentemente espresso la sua delusione riguardo alla decisione della procura federale della Federginnastica riguardante il caso di abusi psicologici nelle squadre di ginnastica. La procura ha chiesto l’ammonizione per l’allenatrice Emanuela Maccarani e l’assoluzione per Olga Tishina.

Anna Basta ha dichiarato di condividere le perplessità del ministro dello sport Abodi riguardo al fatto che gli abusi possano essere giustificati come “eccessivo affetto”. Ha paragonato questa giustificazione a quella di un partner violento che viene scusato per il suo amore e ha sottolineato che è necessario riflettere su queste questioni. Ha promesso di continuare a lottare per dare speranza a tutti coloro che coltivano dei sogni e ha sottolineato che il cambiamento è possibile e necessario.

La decisione della procura federale di ammonire Maccarani e assolvere Tishina ha destato molte discussioni. Il procuratore federale Michele Rossetti ha affermato che non ci sono prove di comportamenti vessatori nei confronti delle ginnaste e ha addirittura sostenuto che Maccarani ha commesso solo un “eccesso di affetto” nei confronti di Anna Basta. La difesa di Maccarani ha richiesto l’assoluzione totale, sostenendo che l’ambiente dell’Accademia di Desio fosse familiare e che Maccarani meritasse una medaglia per non aver abbandonato Anna Basta nonostante i suoi problemi di peso durante il periodo all’Accademia.

Le accuse nei confronti di Maccarani e Tishina sono state fatte da due ex ginnaste, Anna Basta e Nina Corradini. Le ragazze hanno dichiarato di essere state costrette a pesarsi ogni mattina in mutande e che Maccarani era considerata “la legge”. Non c’erano nutrizionisti o psicologi, ma solo continui controlli sul peso. Le ragazze hanno iniziato a saltare la colazione per paura della pesa mattutina e hanno assunto lassativi e integratori per mangiare sempre meno. Il risultato è stato stress, ansia, attacchi di panico e pensieri suicidi.

La sentenza di primo grado a livello di giustizia sportiva è stata emessa, ma Maccarani potrebbe fare ricorso alla Corte federale d’appello per cercare di annullare anche l’ammonizione. Nel frattempo, la procura di Monza continuerà a fare il suo lavoro con la giustizia ordinaria.

Questo caso di abusi psicologici nel mondo della ginnastica ha sollevato molte critiche e ha portato alla luce un sistema malato e distruttivo per gli atleti. È importante che si continui a lottare per il cambiamento e per garantire che gli atleti possano praticare il loro sport in un ambiente sano e sicuro.

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