Scalo merci: La scoperta di una bomba della Seconda Guerra Mondiale mette a rischio la popolazione
Sono passati sei anni da quando, nella stessa zona, vennero evacuate 1500 persone a causa di un’operazione di brillamento simile. Oggi, la scoperta di un ordigno inesploso risalente alla Seconda Guerra Mondiale in via Vergnano, mette nuovamente a rischio la popolazione di Brescia.
La bomba, di fabbricazione inglese, è stata sganciata da un aereo e contiene circa cento chili di esplosivo. Il suo unico possibile destino è l’esplosione, senza causare danni o vittime come sarebbe accaduto durante il conflitto mondiale. L’obiettivo ora è ridurre al minimo i rischi e limitare i disagi alla circolazione ferroviaria.
Gli artificieri del Genio dell’Esercito stanno stilando una relazione che sarà consegnata alla Prefettura di Brescia nelle prossime ore. Questa relazione sarà il punto di partenza per le decisioni che verranno prese al tavolo tecnico, coordinato come sempre dalla Prefettura.
La decisione su come e dove far brillare l’ordigno verrà presa nei prossimi giorni, in base a quanto emerso dalla relazione. Nel passato, simili ordigni sono stati portati in cave e fatti esplodere. Tuttavia, questa volta tutto deve ancora essere deciso, compreso lo spostamento dell’ordigno. Questo aspetto avrà un impatto significativo sulle dimensioni dell’evacuazione della popolazione, che avverrà nel giorno stabilito per far esplodere l’ordigno.
Dalla relazione si stabiliranno anche le forme di protezione da realizzare. Queste operazioni non sono nuove per Brescia, soprattutto nella zona vicino alla stazione, dove sono state sganciate molte bombe a causa delle motivazioni storiche. Fortunatamente, non tutte hanno causato morte e devastazione, ma sono comunque causa di disagi durante i lavori di scavo. Oggi potrebbe essere il giorno in cui inizierà il processo per porre fine all’ultimo ritrovamento, in ordine cronologico.