L’allenatrice della nazionale di ginnastica ritmica, Emanuela Maccarani, è stata ammonita nel processo sportivo a suo carico, mentre la sua assistente Olga Tishina è stata assolta. Le due erano accusate di vessazioni, pressioni psicologiche e umiliazioni verso alcune atlete, a seguito delle testimonianze di due ex ginnaste. La Procura federale sportiva ha ritenuto che non ci fossero prove di un comportamento intenzionale o eccessivamente vessatorio, chiedendo quindi per Maccarani solo un’ammonizione. Il Collegio giudicante ha accolto la richiesta, dichiarando che non ci sono state vessazioni durante gli allenamenti e che la sola colpa di Maccarani è stata un eccesso di affetto verso una delle atlete. Maccarani si è detta soddisfatta dell’esito del processo, ma ha sottolineato che questa ferita rimarrà per tutta la vita.
Home Cronaca Nera La storia dell’allenatrice di ginnastica ritmica di Roma: tra ammonizione e ferite...