La violenza tra i minori sembra essere un problema sempre più diffuso, tanto che le cronache di tutto il mondo sono piene di notizie allarmanti. Dall’omicidio di una quindicenne a Londra, uccisa da un coetaneo durante una rissa in strada, ai ragazzi di colore in America che, in seguito alle proteste del movimento #BlackLivesMatter, assaltano agenti e distruggono negozi. Persino in Svezia, il governo sta pensando di schierare l’esercito per contrastare le baby gang. E tutto questo succede in Svezia, non a Caivano. Caivano sembra quasi Disneyland, se confrontato con la Val di Fassa, dove i giovani rampolli dei benestanti, minorenni e quasi lattanti, prendono possesso di una villetta e la distruggono, come se fossero protagonisti di “Arancia meccanica”. Ma oltre ai fatti più gravi e terribili, c’è un altro aspetto da considerare: l’allenatrice delle “farfalle” della ginnastica, coinvolta in un’inchiesta per abusi morali sulle giovani atlete, è stata assolta. Secondo la procura, non si trattava di violenza o prevaricazione, ma di un “atteggiamento di troppa generosità verso l’atleta al fine di farla performare al meglio”. Insomma, i minori possono essere fuori controllo, ma gli adulti, sorprendentemente, sembrano dare una mano.

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