Cacciatori più diligenti e rispettosi della normativa. È quello che hanno riscontrato, in circa due settimane, le guardie venatorie volontarie di Arci caccia, coordinate dalla polizia provinciale di Brescia. Per questo motivo, fino ad oggi, sono state inflitte 15 sanzioni ai cacciatori. Tutte, o quasi, legate al mancato rispetto delle distanze da abitazioni, strade e campi coltivati. Le multe, da parte delle guardie Arci caccia, sono state elevate a Calvisano, Carpenedolo, Montichiari, Calvagese, Puegnago del Garda e Gavardo. “La stagione – dice Osvaldo Casella, coordinatore regionale delle guardie ittico venatorie volontarie di Arci caccia e pesca – è iniziata sottotono a causa dell’incertezza su dove è possibile usare le cartucce in piombo. In generale, perlustrando il territorio bresciano, ho notato che c’è una buona presenza della selvaggina stanziale, soprattutto le lepri comuni”. Tra le zone finite nel mirino delle guardie ci sono alcune aree dismesse, come l’ex caserma Serini di Montichiari che è utilizzata per cacciare e allenare i cani. Stesso discorso vale per l’ex discoteca Genux nel Comune di Lonato.

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