Nel frattempo, per Olga Tishina, l’accusa ha chiesto l’assoluzione, affermando che non vi sono prove sufficienti per dimostrare il suo coinvolgimento nelle presunte violazioni. Durante l’udienza, sono state presentate testimonianze da parte di diverse ginnaste che hanno sostenuto di aver subito pressioni psicologiche e di aver sviluppato disturbi alimentari e psicologici a causa dei metodi di allenamento adottati. Tuttavia, il presidente Rossetti ha sottolineato che non vi sono prove concrete che dimostrino che tali comportamenti siano stati intenzionali o eccessivamente vessatori. Pertanto, la richiesta della Procura Federale è di una semplice ammonizione per Maccarani, affinché eviti di commettere gli stessi errori in futuro. La decisione finale spetterà al tribunale nazionale, che dovrà valutare attentamente le prove presentate e prendere una decisione in base alla legge. In ogni caso, l’udienza ha sollevato importanti questioni riguardo ai metodi di allenamento utilizzati nel mondo della ginnastica ritmica, mettendo in luce la necessità di garantire la sicurezza e il benessere delle atlete.