La dipendenza da cocaina e l’abuso di alcol sono i contorni principali del quadro personale dell’imputato per il tentato omicidio avvenuto il 10 marzo scorso a Cittiglio. La testimonianza di una donna che abita nello stesso palazzo ha ricostruito la situazione di quella mattina, quando ha sentito trambusto provenire dall’appartamento superiore e ha ricevuto una telefonata di aiuto. La vittima, una quarantenne, ha spiegato di essere stata aggredita con un panno imbevuto di ammoniaca. Nel frattempo, l’imputato era sul balcone a fumare e poi è uscito. Nella stanza da letto c’erano due bambini, mentre il compagno della vittima era fuori per lavoro. La testimonianza della donna è stata ascoltata in tribunale insieme all’ex compagna dell’imputato. Quest’ultima aveva presentato una richiesta di ammonimento al questore a causa dell’abuso di alcol e droga dell’uomo, che ha portato alla fine della loro relazione. L’imputato aveva un lavoro e si occupava bene del figlio della compagna, ma diventava violento quando consumava alcol e cocaina con gli amici. La madre della donna ha ammesso di aver consigliato più volte alla figlia di lasciarlo. Il procedimento penale deve cercare la prova del reato per il quale si celebra il processo.

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