Un imprenditore calabrese residente in provincia di Milano è stato sottoposto a sequestro di beni dalla Direzione Investigativa Antimafia. L’uomo, nonostante avesse nel suo curriculum condanne per traffico di stupefacenti e associazione mafiosa, è riuscito a creare un sistema per intestare aziende a prestanome e ottenere appalti pubblici. Le indagini sono state avviate dalla DIA e hanno portato all’arresto dell’imprenditore per il reato di trasferimento fraudolento di beni e valori. L’indagato aveva attribuito fittiziamente la titolarità delle sue aziende a terzi per eludere eventuali misure di prevenzione patrimoniale e aggirare le disposizioni in materia di certificazioni antimafia. Durante le indagini economico-finanziarie sono stati individuati quattro complessi aziendali, tre immobili e trenta automezzi, per un valore complessivo di circa 6 milioni di euro, tutti sottoposti a sequestro come frutto delle attività illecite dell’imprenditore. Questa operazione fa parte delle attività istituzionali volte a contrastare le ricchezze illecite acquisite da contesti delinquenziali, al fine di tutelare l’economia nazionale.