La decisione del Comune di Carnate di chiudere il presidio della Polizia Locale nel quartiere stazione ha suscitato preoccupazione nel gruppo di minoranza Carnate Unita, che ha presentato un’interpellanza alla giunta Maggiolini chiedendo di mantenerlo per garantire la sicurezza del quartiere.

Il sindaco ha risposto alle critiche spiegando che la scelta di spostare la sede della polizia locale nella sede comunale di via Pace è stata presa per realizzare delle economie di gestione sulle spese di funzionamento. Queste economie potranno essere reinvestite per interventi di sicurezza sul territorio. Inoltre, la giunta si è attivata per integrare l’organico della polizia locale con l’assunzione di un nuovo agente che entrerà in servizio dal primo ottobre.

Il sindaco ha sottolineato che l’orario di lavoro degli agenti è regolamentato su turnazione, in modo da assicurare la presenza di presidi sul territorio. Secondo il sindaco, la sede di via Carducci non era funzionale perché l’immobile non era di proprietà comunale e gli interventi necessari per la custodia di armi e attrezzature non sarebbero stati giustificati.

Il sindaco ha inoltre ribadito che la sicurezza sul territorio non dipende dall’ubicazione dell’ufficio, ma dal servizio che gli agenti svolgono e dalle dotazioni in loro possesso.

La decisione del Comune di Carnate di chiudere il presidio della Polizia Locale nel quartiere stazione potrebbe quindi essere vista come un modo per ottimizzare le risorse e garantire una maggiore sicurezza sul territorio. Tuttavia, resta da capire se questa decisione avrà effettivamente un impatto positivo sulla sicurezza del quartiere e se i cittadini si sentiranno adeguatamente tutelati.

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