Sono iniziate le cerimonie per ricordare Norma Cossetto, una giovane studentessa istriana che è diventata simbolo delle stragi delle foibe e martire dell’italianità istriana. Dopo la proclamazione dell’armistizio nel settembre 1943, l’Italia si trovò in una crisi politica, militare ed istituzionale, che consentì alle truppe tedesche di prendere il controllo di gran parte del territorio nazionale. Nel frattempo, le forze partigiane comuniste jugoslave occuparono l’entroterra della penisola istriana e commisero la prima ondata di stragi nelle foibe, provocando la morte di circa mille persone. Tra le vittime c’era Norma Cossetto, una studentessa di 23 anni, figlia di un piccolo gerarca fascista locale. Dopo essere stata prelevata e rifiutando di collaborare con gli insorti, Norma fu violentata e gettata agonizzante in una foiba. Nel 2006 le è stata conferita la medaglia d’oro al Merito Civile. L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e altre sigle della diaspora adriatica hanno sempre ricordato il suo sacrificio. Negli ultimi giorni si sono svolte cerimonie in diverse città italiane per commemorare l’atroce morte della giovane istriana. In particolare, a Monza e Brianza il Vicepresidente del Comitato provinciale dell’Anvgd ha reso omaggio ai monumenti e siti che ricordano i martiri delle foibe, mentre a Treviso si è tenuta una cerimonia nel Parco pubblico di Ponzano. Anche in Toscana, a Pistoia e Lucca, sono state organizzate cerimonie con la partecipazione dei labari sociali. Infine, a Montesilvano si è svolta una cerimonia in ricordo di Norma Cossetto con l’intervento del Presidente del Comitato Anvgd di Pescara. Queste celebrazioni sono un modo per mantenere viva la memoria delle vittime delle foibe e per onorare il sacrificio di Norma Cossetto.

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