Ritorno a casa per gli sfollati di via Moroni: l’incendio è ormai un ricordo lontano. Dopo un mese e mezzo, i cinquanta abitanti di questa strada stanno gradualmente lasciando il Central Hostel di via Ghislanzoni, dove erano stati ospitati gratuitamente dal Comune, per fare ritorno alle proprie abitazioni. Tuttavia, alcuni appartamenti ai civici 20 e 28 sono ancora inagibili, impedendo a parte degli sfollati di tornare a casa.

L’assessore alle Politiche sociali, Marcella Messina, ha dichiarato che coloro i quali non possono ancora rientrare potranno beneficiare di soluzioni alternative individuate dai Servizi sociali. Alcune persone sono state collocate in un co-housing nella parrocchia del Villaggio degli Sposi, mentre altre sono state sistemate in un alloggio comunale in via Broseta.

Per garantire il controllo della situazione e rassicurare i residenti, è stata convocata una riunione del Centro operativo comunale, a cui hanno partecipato anche gli amministratori di condominio dei palazzi interessati dall’incendio. Durante l’incontro, sono stati discussi i provvedimenti da adottare e l’amministrazione ha assicurato il suo sostegno agli sfollati degli appartamenti ancora inagibili.

Nel frattempo, il pm Antonio Pansa ha ricevuto la relazione dettagliata sulle cause dell’incendio dal Nucleo investigativo. Secondo il fascicolo, l’ipotesi di reato è incendio colposo a carico di ignoti, e il titolare della ditta è stato iscritto nel registro degli indagati. Questo passo è stato compiuto per consentire all’imprenditore di tutelarsi legalmente.

In conclusione, la situazione sta tornando gradualmente alla normalità per gli sfollati di via Moroni. Grazie all’intervento del Comune e dei Servizi sociali, coloro i quali non possono ancora rientrare nelle proprie abitazioni stanno trovando soluzioni alternative. Nel frattempo, le indagini sulle cause dell’incendio sono in corso e il responsabile è stato iscritto nel registro degli indagati.

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