Tremezzina Oggi il “tavolo” istituzionale affronta l’alt del Tar all’ordinanza. I sindaci chiedono risposte certe dopo il delirio di traffico nelle strettoie.
Dall’incontro post pausa estiva per un nuovo punto operativo della situazione legata ai lavori della variante della Tremezzina (più che mai attivi in corrispondenza dei due portali di Colonno e Griante), quello in calendario alle 11 oggi a Villa Gallia si è trasformato in una sorta di vertice da “unità di crisi” a fronte del liberi tutti sancito dalla sentenza del Tar lo scorso 27 settembre per quanto concerne mezzi pesanti e bus turistici.
Anche ieri la Regina nei quattro chilometri tra Colonno e Lenno ha vissuto a più riprese momenti di caos, sbrogliati solo grazie all’abilità ed alla perizia dei quattro osservatori del traffico presenti tra Colonno e Spurano di Ossuccio. E questo in virtù di un mix che ha coinvolto tanti bus turistici nei due sensi di marcia – salendo verso Tremezzina e Griante si sono notati anche i bus dell’azienda che ha promosso il ricorso diretti verso il pontile di Cadenabbia -, diversi mezzi pesanti e non da ultimo i mezzi in uscita dal cantiere della variante, dove anche ieri si è dato corso (in quel di Colonno) a una volata tramite esplosivo qualche minuto prima delle 8.
La Polstrada Al prefetto Andrea Polichetti e al presidente provinciale Fiorenzo Bongiasca toccherà dunque trovare le contromisure per far sì che questo mese di ottobre vada in porto senza ulteriori problematiche sul fronte del traffico, ricordando che la piena operatività del Distaccamento di Tremezzina della Polstrada terminerà il prossimo 15 ottobre, mentre gli osservatori del traffico rimarranno in servizio nelle quattro postazioni sino al 4 novembre. Che fare dunque? La prima ipotesi in campo è quella di prorogare gli osservatori almeno sino all’ultima decade di novembre, considerato che l’appello presentato da Anas a fronte della sentenza del Tar è fissato solo per il prossimo 18 gennaio. L’altra opzione – meno percorribile – è quella di allungare il servizio degli osservatori del traffico nei fine settimana, perché – ad esempio – il sabato è un giorno di piena attività per il cantiere della variante. Ma qui si pone un problema di costi ed anche di risorse umane per quanto concerne gli osservatori, operativi dal 15 maggio scorso. In questo contesto Anas attraverso il responsabile della Struttura Lombardia – l’ingegner Nicola Prisco – e il rup della variante – l’ingegner Giancarlo Luongo – quanti mezzi pesanti dovranno transitare da qui ai prossimi mesi dentro le strettoie soprattutto negli orari diurni e quanti da Griante saliranno verso Grandola ed Uniti. Questo è il nodo centrale, dato che la presenza dei mezzi di cantiere è diventata anche ieri un’incognita in più sulla tenuta del traffico, orfano dell’ordinanza per i mezzi con lunghezza superiore agli 11 metri ed orfano anche dell’ordinanza – seppur scarsamente rispettata – relativa alle fasce orarie per i mezzi con lunghezza superiore ai 9,1 metri. Il salto di montone In questi giorni sono circolati numeri di ogni ordine e grado sui mezzi pesanti in uscita dai due portali e soprattutto gli orari di transito. L’altro grande tema è da ricondurre alla data d’inaugurazione della galleria di svincolo (o salto di montone) di Colonno, che ad oggi pare non potrà essere ultimata prima della fine di dicembre.