Sergio Domenichini, accusato dell’omicidio di Carmela Fabozzi della Malnatese, è stato condannato a sette anni di reclusione per rapina. I fatti risalgono a marzo 2019 e la sentenza è stata emessa oggi dal Tribunale di Varese.
Durante il furto, Domenichini si è appropriato di francobolli, monete e anche di un anello nuziale. Prima di commettere il crimine, ha versato una sostanza benzodiazepinica nel bicchiere di un conoscente che lo ospitava a casa sua. Successivamente, l’amica di Domenichini, che nel frattempo è deceduta, si è sentita male e, una volta in ospedale, i medici hanno riscontrato l’assunzione di tranquillanti. La donna è stata ricoverata e Domenichini, rimasto solo in casa, ha approfittato dell’occasione per far sparire le monete, i francobolli e i preziosi.
Il pm Federica Recanello aveva richiesto una condanna a nove anni, mentre l’avvocato Francesca Cerri, difensore di Domenichini, aveva chiesto l’assoluzione.
La condanna a sette anni per rapina rappresenta una giusta punizione per il crimine commesso da Domenichini. Il furto di oggetti di valore e l’uso di sostanze tranquillanti per facilitare il crimine dimostrano la sua volontà di agire in modo premeditato e spietato. La morte dell’amica di Domenichini a causa dell’assunzione dei tranquillanti è un ulteriore elemento che rende ancora più grave la sua condotta.
È positivo vedere che la giustizia è stata fatta e che Domenichini dovrà scontare una pena adeguata. È importante che le persone che commettono crimini vengano punite in modo giusto e che venga garantita la sicurezza e la tranquillità della comunità. Speriamo che questa condanna serva come deterrente per altri potenziali criminali e che contribuisca a prevenire futuri atti del genere.