Una folle corsa iniziata a Mendrisio e conclusasi a Lugano ha lasciato la Polizia Cantonale del Ticino senza parole. Dopo aver forzato ben tre posti di blocco senza fermarsi all’Alt, l’auto è stata finalmente fermata e i poliziotti non potevano credere ai loro occhi: alla guida c’era un ragazzino di soli 14 anni.

Tutto è iniziato quando l’auto, che successivamente è risultata essere di proprietà di un parente del giovane, ha ignorato il primo posto di controllo della Polizia cantonale nella zona degli svincoli sulla A2 a Mendrisio. Continuando a tutta velocità per le strade del centro cittadino, l’auto ha imboccato la strada cantonale in direzione Lugano.

Nonostante sul ponte diga a Melide fosse stato allestito un secondo posto di blocco, l’auto ha sfrecciato ad altissima velocità, ignorando anche questa volta l’alt dei poliziotti. La corsa spericolata è proseguita fino alla rotonda di Melide, dove il giovane alla guida ha deciso di speronare un’auto pattuglia, causando lievi ferite a un agente.

Senza fermarsi nemmeno al terzo posto di blocco, l’auto ha proseguito a gran velocità verso la zona Conca d’Oro. Purtroppo per il giovane pilota, la strada era stata sbarrata e l’auto ha finalmente dovuto fermarsi. È a questo punto che il ragazzino è sceso dalla vettura, rivelando la sua giovane età e il fatto di non possedere la patente di guida.

Mentre i poliziotti si avvicinavano al giovane autore di questa folle corsa, l’auto ha tamponato un’autopattuglia della Polizia cantonale. Il ragazzino, infatti, aveva dimenticato di inserire il freno a mano prima di scendere. La situazione si è ulteriormente complicata per il giovane, che è stato denunciato alla procura per i minori con pesanti accuse.

Ora il ragazzino dovrà rispondere di varie infrazioni gravi alle norme della circolazione stradale, tra cui guida senza autorizzazione, furto d’uso, impedimento di atti delle autorità, esposizione a pericolo della vita altrui e contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti.

Questa incredibile vicenda ha lasciato tutti senza parole, dimostrando quanto sia importante educare i giovani alla responsabilità e al rispetto delle leggi sin da una tenera età. Speriamo che il ragazzo capisca l’errore commesso e che questa esperienza gli serva da lezione per il futuro.

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