La Polizia Locale di Seveso sta continuando incessantemente il suo lavoro di controllo ambientale, supportata dal vigile ecologico, una figura istituita in città esattamente un anno fa in collaborazione con Gelsia Ambiente. Questa figura è composta da quattro operatori specializzati che, dopo aver seguito un corso di formazione tenuto dal Comando di Polizia Locale e aver soddisfatto i requisiti previsti dalla legge, hanno ricevuto i relativi decreti per accertare le violazioni in tema di abbandono di rifiuti.

Nei primi nove mesi del 2023 sono stati effettuati 75 servizi di controllo ambientale, per un totale di circa 450 accertamenti. Da questi accertamenti sono scaturiti 110 verbali di violazioni amministrative riguardanti l’esposizione anticipata, l’utilizzo improprio dei cestini e l’abbandono di rifiuti domestici. È stato anche elevato un verbale di 4.500 euro di sanzione per la violazione del Testo Unico dell’Ambiente per l’abbandono di rifiuti speciali non pericolosi, e quattro verbali per la violazione dell’ordinanza n. 33_2023, che obbliga i proprietari dei terreni a tagliare l’erba e pulire le aree. Sono state emesse due ordinanze contingibili e urgenti per la rimozione dei rifiuti, e una persona titolare di un’attività è stata denunciata all’Autorità giudiziaria per il conferimento di rifiuti speciali in discarica.

Dal 21 settembre scorso è entrato in vigore il nuovo regolamento di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti speciali assimilati. Questo regolamento è diviso in 13 titoli e 63 articoli, e riguarda principalmente la corretta gestione dei rifiuti urbani, dalla loro produzione al loro conferimento. Sono stati definiti anche gli importi per il pagamento ridotto delle violazioni amministrative previste dal regolamento vigente. Le violazioni classificate come lievi comportano una sanzione di 100 euro (illeciti che non causano particolari danni all’ambiente e al decoro urbano), le violazioni medie comportano una sanzione di 200 euro (illeciti che, anche in base alla quantità e qualità dei rifiuti, incidono sul decoro e la vivibilità urbana, con un potenziale impatto ambientale), e le violazioni gravi comportano una sanzione di 400 euro (quando le violazioni causano danni all’ambiente e richiedono interventi di ripristino).

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