Entrambi operai ucraini, Oleksandr Odorodko e R.M., condividevano un alloggio a Costa Volpino. La sera del 15 ottobre 2022, dopo aver consumato alcol, è scoppiata una lite tra i due. Durante la discussione, Odorodko ha colpito R.M. con un pugno al volto, mentre quest’ultimo ha reagito con un fendente all’addome dell’imputato.

Come conseguenza della lite, R.M. è stato ricoverato in ospedale per 18 giorni a causa della profonda coltellata che gli ha provocato la fuoriuscita dell’intestino. In seguito, Odorodko è stato condannato a sei anni di carcere per tentato omicidio, anche se al momento si trova agli arresti domiciliari.

Durante il processo, gli avvocati di Odorodko hanno invocato la legittima difesa, sostenendo che l’imputato avesse subito un’aggressione da parte di R.M. Hanno anche richiesto la derubricazione del reato da tentato omicidio a lesioni, sottolineando che non è mai stata disposta una perizia sulla ferita.

Il pubblico ministero ha contestato il reato di tentato omicidio e ha chiesto una condanna a 4 anni e 8 mesi di carcere. Alla luce delle prove presentate, il tribunale ha ritenuto valido il reato di tentato omicidio e ha condannato Odorodko a sei anni di carcere.

Questa vicenda mette in luce l’importanza di risolvere i conflitti in modo pacifico, evitando l’uso della violenza. Sia Odorodko che R.M. hanno subito gravi conseguenze a causa di questa lite, che poteva essere evitata. Speriamo che questa storia serva da monito per tutti noi, affinché cerchiamo sempre di risolvere i nostri problemi con il dialogo e il rispetto reciproco.

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