Una ragazza eritrea di 26 anni è stata fermata dalla polizia di frontiera al confine italo-svizzero a Como mentre stava viaggiando su un autobus diretto da Milano ad Amsterdam. Durante il controllo del passaporto, gli agenti hanno notato delle discrepanze che li hanno portati a sospettare della sua identità. La data di rilascio e di scadenza del passaporto sembravano falsificate, così come il visto Schengen che la ragazza aveva esibito insieme al documento d’identità. Inoltre, le fattezze della persona sulla foto del passaporto non sembravano corrispondere esattamente a quelle della ragazza.
Di conseguenza, la ragazza è stata invitata negli uffici del settore Polfrontiera per ulteriori controlli. Qui ha compilato un modulo di dichiarazione di identità in cui ha fornito informazioni diverse da quelle presenti sul documento, confermando così il sospetto che si fosse sostituita alla legittima titolare del passaporto. Gli esperti in falsificazione documentale hanno effettuato ulteriori controlli e hanno confermato che le date di rilascio e di scadenza erano state alterate e che entrambi i documenti erano stati censiti regolarmente dalle autorità diplomatiche belghe al momento del rilascio del visto. Anche le impronte digitali hanno confermato che la ragazza si era sostituita alla legittima titolare del passaporto.
Di conseguenza, la ragazza è stata denunciata a piede libero. Questo episodio evidenzia l’importanza dei controlli di frontiera per prevenire il traffico di documenti falsi e garantire la sicurezza dei viaggiatori.