La decisione definitiva sulla vicenda del cortile conteso di via Nearco a Buccinasco è stata presa oggi. Il cancello che separa l’immobile confiscato alla ‘ndrangheta e assegnato al Comune di Buccinasco dalla casa di Adriana Feletti, moglie di Rocco Papalia, dovrà restare aperto. Inoltre, il cortile, utilizzato da anni dal Comune per progetti sociali, dovrà rimanere accessibile anche alla famiglia Papalia.

La Corte d’Appello si è pronunciata su richiesta dell’Amministrazione comunale, confermando la decisione presa dalla quarta sezione civile del Tribunale ordinario di Milano nel gennaio 2023. Il sindaco Rino Pruiti ha espresso delusione per questa decisione, considerando impossibile la convivenza con chi non ha mai chiesto scusa alla comunità dopo condanne definitive per reati di associazione a delinquere, droga, armi, sequestri, omicidio, per oltre 100 anni di carcere.

Nonostante le richieste di aiuto e interventi legislativi, non è stato possibile correggere l’errore nell’assegnazione del bene confiscato al Comune di Buccinasco. Al Comune sono stati destinati due appartamenti, una taverna e un box che si affaccia sul cortile, ma non il cortile stesso che è rimasto di uso comune.

Il Comune di Buccinasco ha deciso di non gestire direttamente i progetti in via Nearco già da gennaio. Tuttavia, il valore sociale e civile dei beni confiscati alla criminalità organizzata non deve essere disperso. I progetti continuano e sono condivisi con gli altri Comuni del Piano di Zona. Attualmente, in via Nearco, in collaborazione con la comunità valdese, sono ospitate famiglie ucraine in fuga dalla guerra, come richiesto dal Ministero dell’Interno.

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