La ricerca dei funghi in Valsassina si sta rivelando un’attività sempre più pericolosa, tanto da causare più vittime e feriti rispetto agli incidenti stradali. L’ultimo episodio si è verificato ieri, quando un cercatore di funghi di 62 anni è scivolato in un dirupo nel bosco di Val Marcia a Casargo. Era da solo, in una zona molto impervia, e ha urlato per chiedere aiuto. Fortunatamente, altri escursionisti presenti nella zona hanno sentito le sue grida e hanno lanciato l’allarme. I volontari del Soccorso alpino della stazione di Valsassina e Valvarrone hanno rinunciato al loro sabato per recuperarlo, supportati anche dall’eliambulanza di Areu di Como. Le operazioni di salvataggio sono state complesse a causa del terreno ripido e scivoloso.

Nella stessa settimana, gli operatori del Soccorso alpino della Valsassina sono intervenuti per soccorrere altri tre cercatori di funghi, uno dei quali purtroppo è deceduto. Fortunatamente, grazie al sistema Imsi Catcher per la localizzazione dei cellulari, il corpo è stato trovato tempestivamente. Tutti e quattro i cercatori erano soli, in zone prive di segnale e in luoghi pericolosi.

Alessandro Spada, capostazione del Soccorso alpino Valsassinese, esprime seriamente la sua preoccupazione riguardo a questa situazione, definendola un problema sociale. Spada sottolinea l’importanza di indossare calzature adeguate con una buona aderenza al terreno e di frequentare solo luoghi conosciuti. Inoltre, consiglia di non andare da soli o di informare qualcuno sul proprio itinerario. Nel proprio zaino, è fondamentale avere una torcia e un fischietto per chiedere aiuto. Infine, Spada richiama al buon senso e spera che almeno qualcuno ascolti queste raccomandazioni, ripetute ininterrottamente dagli operatori del Soccorso alpino.

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