Arrestati tre 19enni per rapina durante l’Afro Summer di Marcaria
I carabinieri della stazione di Marcaria hanno arrestato tre giovani di 19 anni per una rapina avvenuta durante l’Afro Summer dello scorso luglio. L’arresto è avvenuto il 6 ottobre 2023 e i tre sono stati posti ai domiciliari su disposizione del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Mantova.
Ma non è finita qui. Insieme ai tre ragazzi di 19 anni, c’erano anche due minorenni, che ora sono sotto l’attenzione della procura dei minori di Brescia. Questo gruppo può essere definito una vera e propria baby gang.
La rapina si è verificata nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2023. Due ragazzi di vent’anni, mentre si dirigevano a piedi verso la festa, sono stati avvicinati da un gruppo di cinque giovanissimi. Questi ultimi, dopo averli circondati, li hanno minacciati con un coltello e li hanno costretti a seguirli in un vicolo isolato.
È lì che è avvenuta la rapina: sotto la minaccia del coltello e dopo averli picchiati, i cinque giovani hanno rubato ai due ragazzi i portafogli con il denaro contante e una catenina in oro. Dopo il crimine, la baby gang si è allontanata minacciando le vittime di non raccontare a nessuno ciò che era accaduto.
I due ragazzi rapinati hanno denunciato l’accaduto ai carabinieri di Marcaria, che hanno avviato un’indagine scrupolosa. Grazie alle telecamere della zona e alle testimonianze dei presenti alla festa, i carabinieri sono riusciti a identificare i responsabili della rapina, raccogliendo anche prove inconfutabili della loro colpevolezza.
Si tratta di cinque giovani, tutti residenti nei comuni vicini a Marcaria: i tre ragazzi di 19 anni e i due minorenni.
Dopo le procedure di rito, il giudice per le indagini preliminari ha deciso di porre i tre 19enni ai domiciliari, mentre la posizione dei due minorenni è ancora in valutazione da parte della procura dei minori di Brescia. Tutti e cinque sono ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Questa operazione rientra nelle attività quotidiane del comando provinciale di Mantova, che si impegna nella prevenzione e nel contrasto del sempre più diffuso problema della “devianza giovanile”. Se non viene adeguatamente controllata, questa devianza rischia di sfociare in fenomeni di violenza e sopraffazione.