Milano – Un giovane pusher è stato arrestato domenica pomeriggio mentre tentava di nascondere droga nel pannolino del suo bambino. Il diciannovenne di origine tunisina è stato fermato da agenti delle Volanti in via Lorenteggio, vicino all’incrocio con largo Gelsomini. Il ragazzo stava spingendo il passeggino con il figlio di soli 10 mesi quando ha notato la presenza di una macchina della polizia che stava pattugliando la zona. Temendo un controllo, ha preso un pannolino dalla carrozzina e l’ha gettato via. I poliziotti si sono accorti di questo gesto sospetto e hanno fermato il giovane pusher. Nel pannolino sono stati trovati cinque pezzi di hashish, per un totale di 50 grammi.

Gli agenti hanno contattato la madre del bambino per affidarglielo, ma la ragazza, che non aveva documenti con sé, è stata portata in Questura per essere identificata. Inizialmente sembrava che la diciannovenne, che aveva precedenti per reati legati agli stupefacenti, sarebbe stata sottoposta a provvedimenti giudiziari, ma le impronte digitali hanno escluso questo scenario. Nel frattempo, il bambino è stato affidato alla nonna materna, una donna di 49 anni di origine marocchina. È stata anche presentata una segnalazione al Tribunale per i minorenni.

Questo episodio sconcertante mette in luce il cinismo e la mancanza di scrupoli di alcuni spacciatori, che non esitano a coinvolgere i propri figli nelle loro attività illegali. La droga è un problema grave che affligge la nostra società e dobbiamo fare tutto il possibile per combatterla. È fondamentale che le forze dell’ordine continuino a pattugliare le strade e a contrastare il traffico di droga, per garantire la sicurezza dei cittadini e proteggere i più vulnerabili, come i bambini coinvolti in queste situazioni.

Inoltre, è importante che vengano attivate misure di prevenzione e sostegno per le persone coinvolte nel mondo della droga, in modo da offrire loro un’alternativa e aiutarle a uscire da questa spirale di dipendenza e criminalità. Solo attraverso un’impegno collettivo e una collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e comunità possiamo sperare di sconfiggere il problema della droga e costruire un futuro migliore per tutti.

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