Oggi, sul Corriere della Sera, Gramellini dedica il suo articolo all’Ospedale di Lecco, evidenziando una situazione preoccupante. Sembrerebbe che, per accedere a un trattamento sanitario e occupare un posto per il periodo post-operatorio, sia necessario quasi estrarre a sorte fra quattro donne prenotate per l’intervento. Ciò che rende ancora più inaccettabile questa situazione è che gli interventi erano programmati, quindi ci si sarebbe dovuti aspettare una gestione più efficiente da parte delle autorità sanitarie.

È lecito chiedersi chi sia responsabile di questa situazione. Chi ha amministrato la Regione e la Sanità negli ultimi anni? Quale politica di gestione della sanità regionale è stata adottata negli ultimi 25 anni, a prescindere dall’appartenenza politica? Queste domande sono legittime e meritano una risposta.

Nonostante ciò, è importante ricordare l’importanza di esercitare il nostro diritto di voto e di scegliere con attenzione i nostri rappresentanti politici. Non possiamo fidarci di chi fa solo passerelle e promesse allettanti per poi deluderci. Questo problema non riguarda solo noi di Merate, ma è un problema diffuso in tutto il paese.

Questa situazione è stata causata da una scelta politica che ha privilegiato l’efficienza del settore privato a discapito del settore pubblico. Inizialmente si cercava di risolvere il problema dell’inefficienza e dell’assenteismo presente nel settore pubblico, ma si è finiti per favorire i privati solo quando conveniva loro. Il risultato è quello che oggi ci troviamo ad affrontare.

È importante sottolineare che ci sono altre realtà in Italia che si trovano in una situazione ancora più critica. Tuttavia, non possiamo ignorare le porcherie che sono state fatte nel nostro ospedale di Lecco.

In conclusione, è necessario agire per risolvere questa situazione e garantire un servizio sanitario adeguato a tutti i cittadini. È fondamentale che i nostri rappresentanti politici si impegnino a risolvere i problemi nella gestione della sanità, altrimenti saremo costretti a vivere con le conseguenze di scelte sbagliate.

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