Otto anni di violenza domestica hanno finalmente trovato una conclusione il 7 ottobre, quando la Polizia di Stato di Gallarate ha deciso di allontanare un uomo di 43 anni dalla sua casa familiare. Questo cittadino ghanese è stato accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate nei confronti della sua compagna convivente. La donna ha denunciato gli episodi di violenza subiti per la prima volta nel 2015, dopo otto anni di sofferenze che hanno coinvolto anche la figlia minore della coppia.

Le indagini, condotte dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, hanno evidenziato lo stato di prostrazione della donna e la sua dipendenza emotiva dal compagno, tanto da accettare ripetute percosse per anni. Questa situazione ha inevitabilmente causato gravi ripercussioni sulla minore, che è stata costretta a vivere in un ambiente di costante ansia e paura. Nonostante le promesse fatte dall’indagato, che non sono mai state mantenute, la donna ha continuato a confidare in lui.

L’applicazione del codice rosso ha permesso di intervenire rapidamente in questa situazione di pericolo. La costante e grave violenza perpetrata dal 2015 ha portato all’emissione di una misura cautelare che prevede l’allontanamento immediato dell’indagato dalla casa familiare. Inoltre, gli è stato vietato di comunicare o avvicinarsi alla donna, al suo luogo di lavoro e alla scuola frequentata dalla figlia.

Finalmente, dopo otto anni di violenze e soprusi, questa donna e la sua figlia potranno sperare in un futuro migliore, lontano da un ambiente di costante paura e ansia. Speriamo che questa vicenda possa sensibilizzare la società sull’importanza di combattere la violenza domestica e di offrire sostegno alle vittime. Nessuna persona dovrebbe mai vivere in condizioni così penose e insostenibili.

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