Un giovane di vent’anni è stato aggredito da tre nordafricani nella stazione Centrale di Treviglio. Durante l’aggressione, il ragazzo è stato colpito con pugni all’addome e in faccia. Uno dei tre aggressori è riuscito a rubare il suo smartphone. Tuttavia, il padre della vittima è riuscito a far arrestare uno dei presunti rapinatori, un marocchino di 26 anni senza una residenza stabile e disoccupato di nome Eddine Mandou.

Mandou si è presentato al processo con fasciature alle gambe, che erano rimaste impresse sul ragazzo aggredito. Nonostante la sua incensuratezza, ad eccezione di una recente denuncia per furto, la sua dipendenza dall’alcol e la mancanza di sostegno finanziario, è stato condannato per rapina e tentata estorsione. Infatti, dopo aver rubato il telefono, ha chiamato il padre della vittima chiedendo 50 euro in cambio del cellulare. Tuttavia, quando i poliziotti si sono presentati, Mandou è stato arrestato.

Il ventenne aggredito era in compagnia di un amico al momento della rapina, avvenuta al binario 1 della stazione. Dopo essere stato picchiato, il ragazzo ha inseguìto gli aggressori e ha raggiunto Mandou, che lo avrebbe minacciato di avere un’arma. Spaventato, il giovane ha chiamato il 112 e suo padre per chiedere aiuto. Gli agenti hanno assistito allo scambio tra Mandou e il padre della vittima e hanno arrestato l’imputato. Tuttavia, Mandou nega ogni accusa.

Il processo si terrà il 17 ottobre.

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