Il processo contro Enrico Zaffaroni, accusato di stalking nei confronti dei suoi vicini di casa, si è concluso ieri a Como. Zaffaroni è stato condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione per gli atti persecutori che aveva commesso nei confronti dei suoi vicini. Durante un periodo compreso tra il 2015 e il 2019, Zaffaroni aveva reso la vita dei residenti accanto alla sua casa un inferno. Gli atti persecutori includevano urla contro i vicini, trasformazione del giardino delle vittime in una discarica, azionamento frequente dell’impianto d’allarme per disturbare il vicinato, lancio di oggetti contro le finestre dei vicini e danneggiamento della cassetta della posta. Tutto ciò era accompagnato da minacce e insulti. Per queste accuse, Zaffaroni è stato condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione. Tuttavia, l’accusa di incendio doloso è caduta e l’imputato è stato assolto per non aver commesso il fatto. L’incendio, che ha coinvolto anche altre auto e proprietà circostanti, era avvenuto il 27 marzo 2018 a Uggiate Trevano. Le motivazioni della decisione non sono ancora state pubblicate e saranno rese note entro 90 giorni. La parte lesa è stata risarcita con una provvisionale da diecimila euro in attesa di una futura definizione in sede civile.