Oggi si è svolto un processo per rapina e lesioni, nel quale il pubblico ministero di Monza, Carlo Cinque, ha sottolineato che il fatto che nessuno sia morto è solo frutto del caso. La persona imputata è Tiziana Morandi, conosciuta come la Mantide della Brianza, residente a Roncello.
Il pm ha richiesto una condanna a 15 anni di reclusione e tre di libertà vigilata, come ulteriore misura di sicurezza una volta scontata la pena. La donna di 48 anni è accusata di aver narcotizzato una decina di uomini, versando dei tranquillanti nelle bevande che offriva loro dopo averli conosciuti tramite Facebook, proponendosi come esperta di “massaggi rilassanti”, o nei bar dei paesi del vimercatese, per poi derubarli di denaro, oggetti personali e carte di credito. Queste accuse le hanno valso il soprannome di “Mantide della Brianza”.
La donna di Roncello è imputata di 21 capi d’accusa, tra cui rapina, lesioni, detenzione di sostanze stupefacenti, indebito utilizzo di carte di credito e procurato stato di incapacità, tutti risalenti all’estate del 2021. È detenuta nel carcere di San Vittore dal luglio 2022. Il rappresentante dell’accusa ha evidenziato la gravità delle sue azioni, citando persone che si sono messe alla guida in uno stato di semincoscienza, altre che sono cadute dalla bicicletta, persone coinvolte in incidenti stradali e anziani drogati.
Prima delle conclusioni, il nuovo avvocato difensore, Angelo Leone, ha chiesto che la donna venisse sottoposta a una perizia psichiatrica, ma la richiesta è stata respinta dal collegio. Durante il processo sono emerse molte vittime di Tiziana Morandi, che hanno raccontato la sensazione di “buio completo” dopo aver ingerito i sedativi a loro insaputa, alcune sono addirittura risvegliate in ospedale o rimaste stordite per giorni, e le menzogne che la donna raccontava loro.
La sentenza è attesa per il primo dicembre.