Switzerland. Canton Ticino. Locarno Airport LSZL. The Rega base’s official name is Locarno LSMO AFB (Rega 6). After each return at the base, the tank from the Rega Agusta A109 SP Grand "Da Vinci" helicopter has to be filled up in oder to be fully operational for the next rescue operation. The paramedic Paolo Menghetti (R) is taking care of it while Massimo Gaggetta (L), a helicopter rescue specialist for canyoning emergencies, is sorting out his equipment used on the least rescue mission. All Rega helicopters carry a crew of three: a pilot, an emergency physician, and a paramedic who is also trained to assist the pilot for radio communication, navigation, terrain/object avoidance, and winch operations. The name Rega was created by combining letters from the name "Swiss Air Rescue Guard" as it was written in German (Schweizerische Rettungsflugwacht), French (Garde Aérienne Suisse de Sauvetage), and Italian (Guardia Aerea Svizzera di Soccorso). Rega is a private, non-profit air rescue service that provides emergency medical assistance in Switzerland. Rega mainly assists with mountain rescues, though it will also operate in other terrains when needed, most notably during life-threatening emergencies. People in distress can call for a helicopter rescue directly (phone number 1414). As a non-profit foundation, Rega does not receive financial assistance from any government. The AgustaWestland AW109 is a lightweight, twin-engine, helicopter built by the Italian manufacturer Leonardo S.p.A. (formerly AgustaWestland, Leonardo-Finmeccanica and Finmeccanica). Leonardo S.p.A is an Italian global high-tech company and one of the key players in aerospace. In close collaboration with the manufacturer, the Da Vinci has been specially designed to cater for Rega's particular requirements as regards carrying out operations in the mountains. It optimally fulfills the high demands made of it in terms of flying characteristics, emergency medical equipment and maintenance. Safety, perf

Tragedia in Valle Leventina: lavoratore 43enne perde la vita in un incidente sul lavoro. Il dramma si è consumato quando il mezzo che stava manovrando si è ribaltato, facendolo cadere a terra e schiacciandolo. Nonostante l’intervento immediato dei soccorritori, non c’è stato nulla da fare.

La vittima, un operaio di 43 anni originario della provincia di Bergamo, si trovava a Fiesso, nel Canton Ticino, in Svizzera, per effettuare la posa di alcune condutture. Era alla guida di un dumper, un autocarro con cassone ribaltabile, quando l’incidente fatale si è verificato. Il veicolo si è rovesciato, facendo precipitare il lavoratore al suolo e rimanendo sopra di lui.

Immediatamente sono stati chiamati sul posto gli agenti della Polizia cantonale, i pompieri di Biasca e dell’Alta Leventina, nonché i soccorritori di Tre Valli Soccorso e della Rega. Purtroppo, però, nonostante tutti gli sforzi, la vita del 43enne non ha potuto essere salvata.

Una tragedia che lascia sgomenti tutti coloro che erano presenti sul luogo dell’incidente e che fa riflettere sulla sicurezza sul lavoro. Sono ancora da accertare le cause che hanno portato al ribaltamento del mezzo, ma è fondamentale che vengano effettuati tutti gli accertamenti necessari per comprendere l’accaduto e prevenire simili incidenti in futuro.

La morte di un lavoratore sul luogo di lavoro è sempre una tragedia che colpisce profondamente e che richiede un’attenzione particolare da parte delle autorità competenti. È importante che vengano messe in atto tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori e prevenire incidenti di questo genere.

Ora la famiglia del 43enne dovrà affrontare il dolore di questa perdita improvvisa e ingiusta. Auguriamo loro tutta la forza necessaria per superare questo momento difficile e che venga fatta giustizia per quanto accaduto.

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