Funerale in grande stile negato al boss delle truffe
Il Comune di Busto Arsizio ha negato la richiesta di un funerale in grande stile per il boss delle truffe, Zoran Jovanovic, noto come Didi. La richiesta prevedeva droni in cielo, una carrozza trainata da cavalli e una banda musicale per accompagnare il feretro. Tuttavia, l’amministrazione comunale ha rifiutato di concedere questa celebrazione vistosa per il re delle truffe, che viveva da anni a Busto Arsizio con parte della sua famiglia di origine rom.
Le esequie si terranno domani, venerdì, nella chiesa di San Rocco, con l’auspicio che siano più sobrie.
Il clan Jovanovic è stato coinvolto in diverse indagini, tra cui una truffa milionaria ai danni di facoltosi clienti internazionali. I membri del clan si proponevano come intermediari per spostare grosse somme di denaro da un paese estero a un altro, utilizzando valigette piene di soldi falsi. In precedenza, Zoran era stato coinvolto in truffe ai danni di persone residenti nella zona.
Le indagini hanno portato a ingenti sequestri e confische di beni illecitamente detenuti dalla famiglia. In un caso, sono stati sequestrati beni del valore di 700.000 euro, mentre in un altro caso la confisca ammonta a 2,4 milioni di euro, tra case, gioielli, soldi e auto di lusso.
Il primo caso di indagine è scaturito da un militare che ha notato un membro del clan pagare un caffè con una banconota da 500 euro. Questo ha suscitato la curiosità del militare, che ha annotato il numero di targa della sua auto e ha dato il via alle indagini da parte della Guardia di Finanza di Busto Arsizio.
In conclusione, il boss delle truffe non avrà un funerale in grande stile come desiderava, ma le sue esequie si terranno in modo più sobrio nella chiesa di San Rocco.