Milano, 11 ottobre 2023 – Continua ad aumentare il numero dei casi di Dengue in Lombardia, soprattutto nella provincia di Lodi, e in Italia. Al momento sono stati registrati complessivamente 261 casi, rispetto ai 249 della settimana scorsa.

I casi autoctoni, ovvero trasmessi localmente in Italia, sono saliti a 49 (rispetto ai 42 precedenti). Si tratta di tre episodi di trasmissione non collegati tra loro, di cui 28 casi confermati nella provincia di Lodi, 2 casi nella provincia di Latina e 18 casi con esposizioni in diverse parti della città metropolitana di Roma e 1 caso ad Anzio. Sono attualmente in corso indagini per verificare eventuali collegamenti epidemiologici.

Fortunatamente, nessun paziente è in condizioni gravi. Tutti i casi, di cui si conosce l’esito, sono guariti o in via di miglioramento. Secondo il bollettino dell’Istituto superiore di sanità (ISS) aggiornato al 10 ottobre, la Lombardia è la regione con il maggior numero di casi (86), seguita dal Lazio (60). L’età media dei pazienti è di 36 anni e il 55% è di sesso maschile. È interessante notare che, rispetto alle settimane precedenti, sono stati riscontrati almeno un caso anche in Sicilia, Marche e Liguria.

Ma cos’è esattamente la Dengue? Secondo l’ISS, si tratta di una malattia di origine virale causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4). Viene trasmessa agli esseri umani attraverso le punture di zanzare che hanno precedentemente punto una persona infetta. Non avviene quindi un contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è l’ospite principale del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni e in questo periodo le zanzare possono prelevarlo e trasmetterlo ad altri.

I sintomi della Dengue si manifestano normalmente con febbre entro 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, accompagnata da mal di testa acuti, dolori agli occhi, dolori muscolari e articolari, nausea, vomito e irritazioni cutanee che possono comparire su tutto il corpo dopo 3-4 giorni dalla comparsa della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini. La diagnosi viene solitamente effettuata in base ai sintomi, ma può essere confermata con l’analisi del sangue alla ricerca del virus o di anticorpi specifici.

Per prevenire la Dengue, è fondamentale evitare il contatto con le zanzare vettori del virus. Sono quindi raccomandate pratiche come l’uso di repellenti, l’indossare vestiti adeguati e protettivi, l’installazione di zanzariere e tende. Poiché le zanzare sono più attive nelle prime ore del mattino, è particolarmente importante prendere precauzioni in questo momento della giornata. Per ridurre il rischio di epidemie di Dengue, è necessario combattere sistematicamente e continuamente le zanzare vettori della malattia. Ciò implica l’eliminazione di tutti i ristagni d’acqua nelle aree abitate e la realizzazione di campagne di disinfestazione per ridurre la popolazione di zanzare Aedes.

Non esiste un trattamento specifico per la Dengue e nella maggior parte dei casi le persone guariscono entro due settimane. Le cure di supporto includono riposo assoluto, l’uso di farmaci per abbassare la febbre e l’assunzione di liquidi per combattere la disidratazione. In alcuni casi, la stanchezza e la depressione possono persistere anche per alcune settimane. La malattia può manifestarsi anche come febbre emorragica, con emorragie gravi da varie parti del corpo che possono causare collassi e, in rari casi, risultare fatali.

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