Agente di Polizia Penitenziaria in gravi condizioni dopo inseguimento di un detenuto
L’agente di Polizia Penitenziaria Carmine de Rosa si sta lentamente riprendendo dalle gravi condizioni in cui si trovava dopo l’incidente avvenuto il 21 settembre scorso. De Rosa si era ferito gravemente cadendo in una intercapedine mentre inseguiva un detenuto appena evaso dal pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Milano.
Dopo essere stato ricoverato in terapia intensiva presso l’ospedale San Carlo, l’agente è stato trasferito nel reparto di neurochirurgia per continuare il suo percorso di guarigione. Nonostante sia ancora sottoposto a una pesante terapia farmacologica, le sue condizioni stanno migliorando gradualmente.
Il detenuto, Nazim Mordjane, un palestinese di 32 anni, è stato arrestato a Ginevra il 6 ottobre scorso. Grazie all’efficace lavoro delle forze dell’ordine, è stato possibile catturare l’evaso e assicurarlo alla giustizia.
Questo incidente mette in luce ancora una volta il rischio che gli agenti di polizia penitenziaria affrontano ogni giorno nel loro lavoro. La loro dedizione e il loro coraggio nel garantire la sicurezza pubblica non devono essere sottovalutati.
Siamo grati per i progressi nella guarigione di Carmine de Rosa e speriamo che possa tornare presto in servizio. È importante che la società riconosca il valore del lavoro svolto dalle forze dell’ordine e dia loro il sostegno necessario per svolgere il loro compito in modo sicuro ed efficace.
In conclusione, auguriamo una pronta guarigione all’agente De Rosa e siamo grati per il suo impegno e sacrificio nella protezione della comunità. La sua storia ci ricorda l’importanza di riconoscere e sostenere il lavoro delle forze dell’ordine nel mantenere la sicurezza e l’ordine nella nostra società.