I paradossi della nuova mobilità nel distretto commerciale di Milano sono stati denunciati da Roberto Parodi, noto giornalista e influencer su Instagram con il nome “il Parods”. Attraverso un video ironico e feroce, Parodi critica la segnaletica orizzontale confusa e, in particolare, alcune piste ciclabili che, secondo lui, non garantiscono la sicurezza né per i ciclisti né per gli automobilisti o i motociclisti.

Dopo il successo del suo video virale sull’incrocio delle ciclabili di corso Monforte, definito “un quadro astratto con tracciati astrusi, pericolosi e inutili” per tutti gli utenti della strada, Parodi si concentra sulla viabilità di corso Venezia e corso Buenos Aires. Egli parla di “paradossi” percorrendo il distretto commerciale.

Nel video, Parodi riprende moto e auto parcheggiate in mezzo alla strada lungo corso Venezia, dove la carreggiata ha ceduto spazio non solo ad una “immensa ciclabile” ma anche ad una pista pedonale adiacente ad un marciapiede largo quattro metri. Un utente commenta ironicamente: “Ma la corsia pedonale accanto al marciapiede che senso ha? Serve per correre? Per lo skate o il monopattino?”.

Parodi denuncia anche un’altra “inspiegabile striscia pedonale” situata tra i parcheggi e la ciclabile, che dovrebbe consentire una discesa sicura dal mezzo, ma che è posizionata sul lato opposto a quello di guida. Questo è lo schema generale della viabilità in corso Venezia: marciapiede, pista pedonale, ciclabile, striscia pedonale, parcheggi, carreggiata.

Passando a corso Buenos Aires, Parodi critica il cordolo alto 17 centimetri che delimita la carreggiata e la ciclabile, definendolo un ostacolo per il parcheggio e la consegna della merce, nonché un impedimento per svoltare a sinistra. Inoltre, fa notare un altro camminamento pedonale adiacente al marciapiede.

Parodi conclude il video affermando che le recenti modifiche alla segnaletica stradale sono “provvedimenti vessatori e persecutori che cercano la guerra tra il mezzo a quattro ruote e la bicicletta”.

In sintesi, il giornalista Roberto Parodi denuncia i paradossi della nuova mobilità nel distretto commerciale di Milano, evidenziando le criticità delle piste ciclabili, la confusione della segnaletica orizzontale e i rischi per la sicurezza di ciclisti, automobilisti e motociclisti.

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