La malattia di Alzheimer è una patologia che porta alla perdita progressiva della memoria e ad altri sintomi come difficoltà organizzative e disorientamento. Questi sintomi possono essere scambiati con i segni normali dell’invecchiamento, ma è importante saperli distinguere per capire quando è necessario consultare uno specialista. Una diagnosi tempestiva può fare la differenza nel contrastare la progressione della malattia.

Attualmente nel mondo più di 55 milioni di persone convivono con qualche forma di demenza, di cui l’Alzheimer rappresenta la forma più comune. In Italia, le stime parlano di oltre un milione e duecentomila casi totali. Inoltre, si prevede che i casi di Alzheimer raddoppieranno entro il 2050. Le cause sono principalmente legate all’aumento dell’età media della popolazione, ma anche fattori come il colesterolo elevato, l’ipertensione e il diabete possono aumentare il rischio di sviluppare la malattia.

I primi segnali dell’Alzheimer sono spesso problemi di memoria, disturbi di attenzione e difficoltà nell’apprendimento di nuove informazioni. La perdita della capacità di multitasking può essere un altro segnale. Questi disturbi vengono spesso scambiati per dimenticanze o lapsus, ma dopo i 65 anni, se sono presenti in una persona che non ha mai avuto episodi del genere in precedenza, potrebbero indicare la presenza della malattia. È importante consultare uno specialista, come un neurologo o un geriatra, per valutare se i disturbi sono legati a un problema patologico o a un problema contestuale.

Altri segni dell’Alzheimer possono includere difficoltà a trovare le parole, problemi nell’esprimersi correttamente, disorientamento e difficoltà nel riconoscere persone e oggetti. Questi sintomi si manifestano più frequentemente nelle persone con un esordio pre-senile della malattia. Le forme classiche, invece, si caratterizzano per la difficoltà a ricordare fatti recenti, ma non quelli avvenuti anni fa.

In conclusione, è importante conoscere i segnali precoci dell’Alzheimer per poter intervenire tempestivamente. Una diagnosi precoce può aiutare a rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità di vita dei pazienti.

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