Il problema della diffusione incontrollata dei cinghiali e dei suidi selvatici è sempre più urgente e preoccupante. Non solo questi animali causano danni alle colture e ai pascoli, ma rappresentano anche un rischio per la diffusione della peste suina. La loro presenza sempre più frequente sulle strade e nei centri abitati comporta ulteriori pericoli.

Per affrontare questa situazione, si è tenuto un tavolo tecnico a Luino al fine di raggiungere un accordo operativo tra la Regione Lombardia, la Provincia e il Canton Ticino, che si trovano ad affrontare le stesse problematiche sul territorio italiano. In quest’ampia area, con la diffusione dei suidi selvatici, cresce anche il rischio che la peste suina si diffonda negli allevamenti, mettendo a repentaglio la salute degli animali e dell’uomo.

Attualmente, sono stati segnalati alcuni casi di peste suina in allevamenti di suini domestici in una zona ristretta del Varesotto. Tuttavia, poiché la zoonosi è altamente contagiosa, i cinghiali che vagano liberamente contribuiscono alla sua diffusione. Pertanto, è necessario agire in maniera coordinata e congiunta sia sul versante italiano che su quello svizzero.

L’accordo raggiunto dovrebbe prevedere anche sostegno economico per gli abbattimenti dei cinghiali, al fine di ridurre la popolazione a numeri sostenibili per il territorio. È fondamentale adottare misure efficaci per contrastare la diffusione incontrollata di questi animali, al fine di proteggere le colture, gli allevamenti e la salute pubblica.

Inoltre, è importante sensibilizzare la popolazione sull’importanza del rispetto delle norme e delle disposizioni in materia di caccia e controllo dei cinghiali. Solo attraverso un impegno comune e una collaborazione tra le istituzioni e i cittadini sarà possibile affrontare efficacemente questa problematica e proteggere il territorio da ulteriori danni e rischi per la salute.

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