La Provincia di Lecco ha lanciato una lodevole iniziativa per la prevenzione del rischio idrogeologico, ma purtroppo la risposta dei potenziali beneficiari è stata piuttosto contenuta. Solo una ventina di Comuni, insieme alla Comunità Montana CMLO, hanno aderito all’elargizione di contributi legati all’esercitazione “Fiumi sicuri” dell’anno 2023. Tra questi, solo Bellano e Dervio sulla sponda orientale del Lario hanno aderito.

L’iniziativa prevedeva l’assegnazione di contributi per un totale di 50.000 euro, ma sembra che molti Comuni non abbiano colto questa opportunità per migliorare la prevenzione del rischio idrogeologico nel proprio territorio. Nonostante gli sforzi della Provincia di Lecco, la partecipazione è stata alquanto deludente.

La prevenzione del rischio idrogeologico è un tema di grande importanza, soprattutto per le zone montane e lacustri come quella di Lecco. Le piogge intense e l’instabilità del terreno possono causare alluvioni e frane, mettendo a rischio la vita delle persone e danneggiando le infrastrutture.

L’esercitazione “Fiumi sicuri” aveva l’obiettivo di sensibilizzare i Comuni sulle misure da adottare per prevenire e gestire al meglio le situazioni di emergenza legate al rischio idrogeologico. Grazie ai contributi elargiti, i Comuni avrebbero potuto implementare sistemi di allarme, realizzare opere di difesa idraulica e formare personale specializzato.

È un peccato che così pochi Comuni abbiano aderito a questa iniziativa. La prevenzione del rischio idrogeologico dovrebbe essere una priorità per tutti, soprattutto considerando i cambiamenti climatici in corso che rendono sempre più frequenti gli eventi meteorologici estremi.

Speriamo che in futuro ci sia una maggiore partecipazione da parte dei Comuni e che si possa lavorare insieme per rendere le nostre comunità più sicure di fronte al rischio idrogeologico. La Provincia di Lecco continuerà a promuovere iniziative di questo tipo, ma è fondamentale che i Comuni comprendano l’importanza di investire nella prevenzione e nella sicurezza del territorio. Solo così potremo affrontare al meglio le sfide che il futuro ci riserva.

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