L’aeroporto di Orio al Serio non rappresenta un problema in termini di inquinamento e qualità della vita per le persone che vivono nelle sue vicinanze. È quanto afferma il presidente di Ats Bergamo, Massimo Giupponi, durante una conferenza stampa congiunta con Sacbo, in cui è stato presentato lo stato di avanzamento dello studio epidemiologico sulla popolazione residente nelle aree limitrofe all’aeroporto. Secondo i dati raccolti finora, non ci sono scostamenti significativi rispetto ad altre zone della provincia. I monitoraggi effettuati finora non hanno rivelato dati preoccupanti e non vi è motivo di attivare misure di prevenzione. Tuttavia, Ats Bergamo, in collaborazione con Sacbo e l’Università Bicocca di Milano, sta conducendo un’indagine epidemiologica specifica sull’area dell’aeroporto e dei paesi limitrofi, al fine di valutare l’impatto sulla salute della popolazione. I risultati preliminari di questa indagine saranno resi pubblici entro un mese e mezzo. Saranno analizzate la mortalità, le principali patologie oncologiche, cardiovascolari e respiratorie, nonché l’incidenza tumorale e l’uso di farmaci per disturbi del sonno, dell’umore e gastroenterici. Inoltre, si valuterà anche l’ambito neuropsichiatrico infantile, su richiesta del Ministero, nonostante le controversie scientifiche in merito. L’Università Bicocca di Milano si occuperà dell’analisi dei dati raccolti, mentre un Comitato di monitoraggio, composto da tecnici e sindaci dei Comuni del circondario aeroportuale, sarà incaricato di monitorare l’avanzamento dell’indagine. Nel frattempo, il Ministero delle Infrastrutture ha espresso parere negativo sulla conformità urbanistica di una parte del Piano di sviluppo dell’aeroporto di Bergamo. Tuttavia, Sacbo ha dichiarato che la questione è ricomponibile e si sta già programmando degli incontri con il Ministero per risolvere la situazione.

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