Una lettera di amarezza e delusione è stata inviata alla sindaca di Brescia, Laura Castelletti, da parte della figlia di Rosetta Guttmann-Gyorgy, una donna di 82 anni che ha vissuto in prima persona l’orrore nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa lettera esprime il parallelismo che Rosetta vede tra gli estremisti islamici di Hamas che hanno commesso atti di violenza sabato scorso e gli orrori che ha vissuto durante l’occupazione nazista. La madre di Rosetta nascondeva lei e suo fratello nel camino quando arrivavano i nazisti, intimandoli di non fare rumore perché “il lupo” stava arrivando. Rosetta aveva solo tre anni all’epoca. Ora, la figlia di Rosetta paragona gli eventi di sabato scorso, in cui i miliziani di Hamas hanno ucciso centinaia di persone e sgozzato bambini nel kibbutz di Kfar Aza, al comportamento degli nazisti ottanta anni fa. La lettera critica anche la decisione del consiglio comunale di Brescia di rifiutare di proiettare la bandiera israeliana sulla Loggia, definendo questa scelta come un atto di ignavia. La figlia di Rosetta esprime la sua delusione per l’indifferenza del mondo di fronte a queste atrocità, sia quelle del passato che quelle del presente.