Le indagini sulle scommesse illegali nel calcio italiano sembrano essere solo la punta dell’iceberg. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, le indagini si stanno allargando e potrebbero coinvolgere non solo calciatori, ma anche altri membri legati al mondo del calcio. Gli inquirenti stanno ora concentrando la loro attenzione anche sugli agenti, che non sono affiliati a nessuna società, ma il loro coinvolgimento metterebbe in luce un meccanismo di scommesse illegali ben noto agli attori del calcio italiano, indipendentemente dal ruolo che ricoprono.
Sarebbero circa trenta le persone coinvolte e legate al mondo dello sport. Questa pratica è stata confermata da Nicolò Fagioli, il primo indagato, che ha dichiarato agli inquirenti di essere consapevole che si trattava di piattaforme illegali, ma che era una pratica comune a tutti, tanto da non considerarla così grave. Tuttavia, sembra che il cerchio sia molto più ampio di quanto trapelato finora e sembra estendersi anche al di fuori dell’Italia, in particolare in Serbia e Romania, dove sono state collocate le centrali del gioco illegale.
Si legge inoltre che l’indagine della DDA, iniziata nel 2022, riguarda i flussi di denaro che finiscono nel giro delle scommesse illegali e i rapporti con le organizzazioni criminali. In questo contesto, sono stati coinvolti anche esponenti del mondo sportivo, su cui sta indagando la Procura Federale. Ciò crea un secondo filone rispetto alle indagini penali, poiché nel sistema di giustizia sportiva è punito anche chi è a conoscenza di questa pratica da parte di un altro membro affiliato e non la denuncia.
In conclusione, le indagini sulle scommesse illegali nel calcio italiano stanno rivelando un quadro molto più ampio di quanto si pensasse inizialmente. È evidente che il problema coinvolge diverse figure all’interno del mondo del calcio, compresi calciatori, agenti e membri delle organizzazioni criminali. È necessario un intervento urgente per contrastare questa pratica illecita e proteggere l’integrità dello sport.