Le flebiti sono un’infiammazione delle vene che non dovrebbe essere trascurata. Ci sono diversi segnali da tenere in considerazione, come il dolore e il bruciore lungo il decorso di una vena delle gambe, accompagnati da arrossamento e calore (flebite superficiale). Inoltre, il gonfiore dell’arto interessato, con dolore e talvolta arrossamento superficiale, può indicare una trombosi venosa profonda. Tra le possibili complicanze delle flebiti vi è anche l’embolia polmonare.

Le flebiti possono essere causate da diversi fattori. Oltre ai prelievi di sangue o alle flebo, anche le condizioni che possono alterare le pareti di una vena possono determinare l’infiammazione. Ad esempio, l’immobilità prolungata, la gravidanza e le vene varicose possono aumentare la pressione all’interno di una vena, favorendo così l’insorgenza delle flebiti.

Per quanto riguarda i sintomi, la flebite superficiale si manifesta con dolore e bruciore lungo il decorso di una vena, spesso nelle gambe, accompagnati da arrossamento e calore. Talvolta può anche verificarsi un indurimento della vena interessata con la formazione di un cordoncino in rilievo. La trombosi venosa profonda, invece, provoca un gonfiore significativo dell’arto interessato, con dolore e talvolta arrossamento superficiale.

Per quanto riguarda le cure, la terapia si basa sull’uso di anticoagulanti sottocute, come le eparine a basso peso molecolare. In caso di trombosi venosa profonda, gli anticoagulanti orali vengono successivamente sostituiti, poiché la terapia deve essere protratta per un periodo più lungo. Inoltre, nelle fasi iniziali della trombosi venosa e in pazienti selezionati, è possibile utilizzare la tromboaspirazione con procedure endovascolari per liberare i vasi dal coagulo e ripristinare la circolazione, riducendo così il rischio di complicanze gravi.

Tra le complicanze più pericolose delle flebiti vi è l’embolia polmonare, che si verifica quando una parte del coagulo si stacca e ostruisce un’arteria polmonare. Un’altra complicanza è la sindrome post-trombotica, causata dai danni che il coagulo può provocare sulle pareti venose e sulle valvole. Il mancato riassorbimento del coagulo rende i vasi più rigidi e ridotti di calibro, compromettendo il corretto funzionamento del sistema venoso. Ciò può portare ad un aumento della pressione venosa nelle parti più basse degli arti, con conseguente aumento del volume degli arti e alterazioni cutanee, che possono a loro volta portare alla formazione di ulcere venose. I pazienti con sindrome post-trombotica e occlusioni dei vasi iliaci e femorali possono beneficiare di nuove tecnologie per ricanalizzare le vene occluse e mantenere la loro pervietà con stent venosi.

In conclusione, è importante prestare attenzione ai segnali di infiammazione delle vene e consultare un medico in caso di sintomi sospetti. Le flebiti possono avere conseguenze serie, ma con le giuste cure è possibile gestirle e prevenire complicanze gravi.

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