Cronaca giudiziaria

15 ottobre 2023 – 09:01

Nuovi dettagli emergono sulla figura di Iolanda Apostolico, la magistrata pro migranti che si è impegnata a combattere il governo Meloni attraverso sentenze e la liberazione dei clandestini destinati ai Cpr. Il quotidiano Il Messaggero riporta un episodio avvenuto nel 2019 a Padova, nel quale la Apostolico non è coinvolta personalmente ma come testimone. La sua storia familiare è al centro di questa vicenda: la Apostolico è infatti madre di un giovane che quattro anni fa ha partecipato a una contro-manifestazione organizzata dai centri sociali nella città veneta, durante la quale si sono verificati scontri con la polizia. Questa simpatia per i centri sociali sembra essere condivisa anche dalla madre, come dimostrano i suoi apprezzamenti alle pagine social.

Durante quella manifestazione, gli antagonisti hanno deciso di contro-protestare al corteo che si è svolto per esprimere contrarietà all’aborto e che era guidato da esponenti di Forza Nuova. Come spesso accade, i centri sociali hanno cercato di infiltrarsi e di entrare in contatto con il corteo, ma sono stati fermati dalle forze dell’ordine. Ne sono seguiti scontri che hanno causato il ferimento di diversi agenti. Il figlio della magistrata è stato indagato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale perché, secondo quanto riportato dal quotidiano romano, è accusato di aver colpito gli scudi del personale di pubblica sicurezza con un pugno.

Il giovane è stato successivamente assolto insieme alla maggior parte delle persone coinvolte in quell’episodio, ma l’elemento chiave di questa vicenda è che a testimoniare a favore del figlio è stato proprio il giudice di Catania. Era ottobre 2022, quasi un anno fa, quando la Apostolico ha spiegato ai suoi colleghi del tribunale di Padova che suo figlio le aveva telefonato dicendole che “la polizia aveva usato violenza contro i partecipanti”. Inoltre, il giudice ha dichiarato di aver ricevuto alcuni video dal giovane. In uno di questi video si vede un ematoma, conseguenza di uno scontro con gli agenti, e in un altro si vede i pantaloni sporchi di sangue di un’amica del giovane, colpita da un colpo di manganello.

Queste sono le parole riportate nella sentenza di assoluzione numero 505 del 2 febbraio 2023. Sembra quindi che partecipare a manifestazioni con problemi con le forze dell’ordine sia una passione di famiglia. Va ricordato che sia Iolanda Apostolico che suo marito erano presenti al molo di Catania nel 2018 durante una manifestazione pro-migranti e contro Salvini, durante la quale alcuni partecipanti hanno insultato gli agenti. Mentre la presenza di un giudice dovrebbe essere motivo di preoccupazione, la sinistra cerca di difenderla cercando di addossare la responsabilità a chi ha fornito i video di quell’evento al ministro Salvini.

“Il fatto che emergono ulteriori notizie sulla magistrata Apostolico, comprese le testimonianze che avrebbe reso, rende urgente la sua sospensione dall’attività. Dovrebbe essere lei stessa a continuare il suo impegno, chiaramente incompatibile con la funzione che svolge in modo più che criticabile, dimettendosi dall’ordine giudiziario”, ha dichiarato in una nota il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato. Le dichiarazioni del deputato della Lega Igor Iezzi sono dello stesso tenore: “A Catania, Apostolico partecipa a una manifestazione in cui le forze dell’ordine vengono pesantemente insultate. Nel 2019 si impegna per scagionare suo figlio dopo una manifestazione a Padova. Era chiaro fin dal primo like che non fosse imparziale, ma ora è certo che sia schierata. Saremmo curiosi di sapere se ha denunciato i manifestanti che hanno oltraggiato le divise nel 2018. Nel frattempo, esprimiamo totale solidarietà alle donne e agli uomini delle nostre Forze dell’Ordine”.

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