Orzinuovi (Brescia)

I versi strazianti del roditore hanno attirato la curiosità di alcuni passanti che hanno immortalato la cruenta e impressionante scena.

Prima un calcio. Poi una bastonata in testa. Quindi una seconda, sempre in testa, ancora più violenta. E ovviamente fatale. A quel punto, l’uomo – completo mimetico, camicia bianca e cappellino verde acqua – ha raccolto come uno straccio prendendola per la coda la povera nutria stramazzata al suolo ormai esanime e come se nulla fosse si è allontanato. Ignaro, evidentemente, di essere stato ripreso via Smartphone da un passante (il video, in tutta la sua crudezza, ieri era già virale).

Lo scioccante video

L’increscioso episodio, aspetto che tra l’altro lascia ancora più increduli e attoniti, è avvenuto l’altra mattina in pieno centro a Orzinuovi durante il tradizionale mercato del venerdì, nel cuore di piazza Vittorio Emanuele II, davanti alla chiesa di Santa Maria Assunta, tra una bancarella di vestiti e gli ambulanti del “bertagnì”. A nulla sono servite le grida dei tanti presenti rivolti all’aguzzino che si colgono in sottofondo al video: nessuno, malgrado il brulicare di gente tipico appunto del mercato, è riuscito infatti a dissuadere l’uomo dalla violenza che stava per compiere sull’animale, anche perché il gesto si è consumato in poche frazioni di secondo, lasciando quindi nessuna possibilità di intervento.

Sul come una nutria possa essere finita a scorrazzare liberamente nel punto più centrale del paese, nel momento di massimo affollamento settimanale, per il momento aleggiano punti di domanda ancora irrisolti (forse uno scherzo, vociferano in molti, ma appunto solo di voci per ora si tratta e chi di dovere proverà a fare chiarezza a riguardo). Ma a questo punto conta poco. Purtroppo resta il fatto, che si commenta da solo. La legge parla chiaro in materia, come peraltro ribadisce pubblicamente anche l’Ente Nazionale per la Protezione degli Animali (ENPA): “Chiunque maltratta o uccide un animale incorre nella violazione degli articoli 544 bis e 544 ter del Codice Penale, che comporta la reclusione fino a due anni e multe fino a 45mila euro”. Sulla questione etica, a ognuno il suo giudizio.

La nutria

Appartenente all’ordine dei roditori, la nutria (Myocastor coypus) è originaria del Sud e Centro America, ma dopo la sua introduzione per l’utilizzo in pellicceria, si è rapidamente diffusa anche in diversi paesi d’Europa, tra cui l’Italia. Grazie alla capacità di adattamento, alle potenzialità riproduttive e alla resistenza fisica, pochi esemplari di nutria fuggiti dagli allevamenti o incautamente liberati in natura sono sufficienti per colonizzare un’area di vaste proporzioni, intorno a fiumi, laghi e zone umide, dove si insedia con un impatto ambientale non irrilevante. Una presenza massiccia, considerata un grave problema in particolare in Lombardia e in alcune aree del Bresciano e per questo oggetto di campagne di eradicazione e contenimento.

I danni che provoca la nutria

La nutria da anni continua a rappresentare un grave problema per l’agricoltura. Una specie che danneggia coltivazioni e piante. E che, scavando tane e cunicoli lungo i corsi d’acqua, con l’effetto di compromettere gli argini, mette in pericolo la tenuta di strade e sentieri. Ciò senza contare il rischio ambientale, sanitario e di minaccia alla biodiversità. Ma non per questo devono essere uccise in una maniera così brutale e cruenta.

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