La mancanza di rispetto verso i defunti sembra non avere limiti neanche nei cimiteri. Un episodio spiacevole è avvenuto a Casatenovo lo scorso 28 settembre, quando il feretro di una donna di 87 anni è arrivato al camposanto e gli addetti non avevano ancora scavato la fossa. I familiari, insieme al sacerdote, hanno dovuto parcheggiare la bara in un loculo libero, in attesa che lo scavo venisse ultimato. Purtroppo, il colombario temporaneo utilizzato era già riservato al consorte appena defunto di una vedova, che, venuta a conoscenza dell’occupazione abusiva, si è lamentata accusando i familiari della defunta di essere “persone maleducate”.

La nuora dell’87enne, Antonella Viscardi, ha deciso di denunciare l’accaduto solo in seguito, per riprendersi dallo shock e dal dolore. “La salma di mia suocera è stata trasportata al cimitero del capoluogo per la sepoltura”, racconta la nuora, “ma con enorme sconcerto, abbiamo constatato che gli addetti ai servizi cimiteriali erano ancora intenti a scavare la fossa. Dopo un quarto d’ora, ci hanno suggerito di collocare la bara in uno dei loculi aperti… Come se ciò non bastasse, è arrivata una signora che ha cominciato a urlare perché la bara di mia suocera era stata collocata nel loculo in cui doveva essere tumulato il marito”.

Il sindaco Filippo Galbiati ha ammesso la gravità dei disservizi e si è scusato con i diretti interessati. È inaccettabile che situazioni del genere si verifichino nei nostri cimiteri, luoghi che dovrebbero essere sacri e dove i defunti dovrebbero riposare in pace. È necessario che vengano prese misure adeguate per evitare che simili episodi si ripetano in futuro. Non possiamo permettere che i nostri cari vengano trattati con tale mancanza di rispetto neanche dopo la morte.

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