Nel pomeriggio del 14 ottobre la Squadra Volante di Como ha denunciato in stato di libertà per il reato di rapina a un minorenne, un tunisino di 32 anni con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e la persona, regolare sul territorio e residente ad Albavilla. I fatti si sono verificati nell’area dei giardini dello stadio di Como quando un ragazzino di 16 anni, in compagnia di un coetaneo, è stato avvicinato dal tunisino in sella ad una bicicletta “Graziella” che, a voce, gli ha intimato di consegnargli tutto il denaro di cui era in possesso. La giovane vittima, intimorita dalla determinazione dell’uomo e dal sospetto che lo straniero avesse nascosta un’arma, ha consegnato circa 10 euro in moneta, tutto ciò che aveva in tasca, dopodiché il rapinatore si è allontanato.
Il 16enne ha subito informato i genitori i quali, a loro volta, hanno chiamato il 112 per denunciare il fatto. È stata quindi immediatamente inviata sul posto una volante della polizia che ha rintracciato, sempre nella zona stadio, il tunisino in sella alla “Graziella”. L’uomo è stato portato in Questura, identificato e, nella successiva perquisizione, gli sono stati trovati in tasca gli spiccioli rapinati poco prima al ragazzino che, nel frattempo, si era portato in Questura con i genitori per formalizzare la denuncia ed al quale è stato anche posto in visione un album fotografico in cui ha riconosciuto, senza alcun dubbio, il suo aggressore, poi denunciato a piede libero.
Anche domenica 15 ottobre la Squadra Volante di Como è stata parecchio impegnata: nel primo pomeriggio un equipaggio ha controllato due ragazzi, due italiani di 18 e 23 anni residenti in città, che sostavano in piazza Roma. Dal controllo i due sono stati trovati in possesso di un quantitativo hashish, il 18enne di quasi 9 grammi ed il 23enne di 2 grammi. Il secondo ha però ha dichiarato di aver appena acquistato la droga, per 5 euro, dall’amico che era con lui.
Successivamente gli agenti della volante, unitamente ad un cane antidroga della Guardia di Finanza di Como, hanno eseguito una perquisizione presso l’abitazione di Monte Olimpino del 18enne, rinvenendo, occultata in garage, un ulteriore grammo di sostanza stupefacente dello stesso tipo. Il ragazzo è stato pertanto indagato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre il 23enne è stato sanzionato amministrativamente per il possesso per uso personale della droga.
Nella serata di domenica, infine, un equipaggio della Squadra Volante è stato inviato in piazza Cavour presso il bar Touring, dove era stato segnalato un soggetto ubriaco che stava creando problemi. Giunti sul luogo i poliziotti, oltre all’individuo segnalato, hanno raccolto le prime testimonianze dei richiedenti che lamentavano un’aggressione nei confronti di un dipendente, il quale aveva ricevuto un pugno in volto da parte dell’uomo, nel tentativo di farlo uscire dal locale.
Si tratta di un cittadino dell’Ecuador di 29 anni, regolare sul territorio e residente a Como, con precedenti di polizia, che gli agenti hanno assicurato in auto con non poca fatica. Lo straniero, appena visti i poliziotti, aveva infatti iniziato ad insultarli a gran voce, si era denudato, mostrando le parti intime ai passanti di piazza Cavour, ed aveva anche sferrato un pugno in pieno petto ad un agente.
Portato in Questura, l’ecuadoriano oltre a molteplici precedenti di polizia, è risultato anche essere destinatario di un Avviso Orale del Questore di Como.
Nei locali della Questura il 29enne ha inoltre proseguito nel suo atteggiamento violento nei confronti degli agenti sferrando calci nei loro confronti ed è stato quindi arrestato per gli atti osceni in luogo pubblico, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Informato, il P.M. di turno ha disposto che l’uomo venisse trattenuto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio direttissimo previsto per le ore 11.00 di oggi. Al termine del processo all’ecuadoregno sono stati concessi i termini a difesa ed è stato sottoposto all’obbligo della presentazione alla Polizia Giudiziaria, per tre volte a settimana.
In queste tre situazioni, si evidenzia la mancanza di efficacia del sistema di controllo e repressione dei reati in Italia. Non si garantisce la sicurezza e il decoro pubblico, si perseguono reati ridicoli e si lasciano liberi individui pericolosi. Questo genera frustrazione nelle forze dell’ordine, paura nei cittadini, rabbia e sconforto.