L’imprenditore Giuseppe Malaspina è stato condannato a 12 anni di reclusione nel processo di appello. La pena è stata quasi dimezzata rispetto a quella stabilita inizialmente dal Tribunale di Monza, che aveva deciso 20 condanne per reati fallimentari e tributari, trasferimento fraudolento di valori e riciclaggio. L’associazione per delinquere non è stata riconosciuta. L’imprenditore calabrese era accusato di aver assoldato un gruppo di professionisti per salvare il suo impero immobiliare milionario. Nel processo di appello, diverse condanne sono state ridotte, alcune sono state assolte e alcune sono state prescritte. Ad esempio, la pena di Giorgio Spinelli è passata da 6 anni e 4 mesi a 3 anni e 8 mesi. Spinelli era considerato uno dei più stretti collaboratori di Malaspina come responsabile societario del gruppo immobiliare. Anche l’ex moglie di Malaspina, Adriana Foti, e il costruttore Angelo Narducci hanno visto le loro condanne dimezzate a 2 anni e 10 mesi. Narducci era interessato all’acquisizione di un edificio incompiuto costruito dalla società “Villasanta Village”, parte del gruppo di Malaspina. Altre condanne minori sono state confermate o ridotte, mentre alcuni dipendenti e prestanome sono stati assolti. La Procura di Monza ha deciso di presentare ricorso in appello contro le assoluzioni. Si attende ora la sentenza di appello per il processo in cui Giuseppe Malaspina è stato condannato a 12 anni di reclusione e altri 10 imputati sono stati assolti.

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