La Compagnia Carabinieri di Cantù conferma il suo impegno nella lotta contro la violenza sulle donne e i minori. Grazie alla collaborazione con organizzazioni pubbliche e di volontariato, è possibile affrontare adeguatamente questo tipo di reati. Le 9 Stazioni Carabinieri e la Tenenza di Mariano Comense si occupano di prevenire, sensibilizzare e reprimere i reati legati agli atti persecutori, ai maltrattamenti familiari e alle violenze su donne e minori.
Nel contesto di questa lotta, i militari della Stazione Carabinieri di Lurago d’Erba hanno arrestato un 58enne straniero, già noto alle forze dell’ordine, per maltrattamenti familiari. L’azione dei militari di Lurago è iniziata nel tardo pomeriggio di ieri, quando la Centrale Operativa della Compagnia di Cantù ha ricevuto una telefonata di aiuto da una donna in lacrime. La Centrale Operativa ha inviato sul posto una pattuglia della Stazione Carabinieri di Lurago d’Erba, che ha trovato una scena straziante. Il marito, visibilmente ubriaco, si trovava al piano superiore dell’appartamento, mentre la moglie si era barricata in una stanza con segni di violenza sul viso e sul corpo. I militari hanno chiamato il 118, che ha trasportato la donna in ospedale, e hanno arrestato il marito per maltrattamenti familiari. È emerso che la moglie aveva presentato denunce in passato per violenza domestica.
I militari della Stazione Carabinieri di Fino Mornasco, nell’ambito di un piano di ricerca e cattura di soggetti con misure restrittive, hanno eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari nei confronti di un 28enne straniero con precedenti di polizia. Il 28enne è stato rintracciato a Como ed è accusato di atti persecutori nei confronti della sua ex convivente, commessi a Fino Mornasco e a Como a partire dal 2022.
In tutti questi casi, la Compagnia di Cantù ha applicato la legge nr. 69/2019, nota come “codice rosso o del revenge porn”, che offre maggiore protezione alle vittime di violenza sessuale, atti persecutori, maltrattamenti, diffusione non autorizzata di immagini sessualmente compromettenti e lesioni permanenti al volto. In base a questa legge, la polizia giudiziaria deve agire immediatamente dopo una denuncia, al fine di garantire l’apertura immediata di un procedimento e l’eventuale adozione di provvedimenti protettivi o di divieto di avvicinamento alla vittima.
Dopo aver segnalato i casi all’Autorità Giudiziaria, i militari hanno attuato le rigide norme del “codice rosso” e, con l’aiuto delle varie associazioni presenti sul territorio, hanno garantito protezione e sostegno alle vittime.
Ricordiamo alcuni consigli per contrastare lo stalking: informarsi sull’argomento e adottare comportamenti che scoraggino lo stalker fin dall’inizio; cercare di non reagire con paura, rabbia o minacce agli atti persecutori, in quanto potrebbe rafforzare la motivazione del molestatore; non sottovalutare il rischio e agire con prudenza, ad esempio registrando le chiamate e evitando luoghi isolati o appartati; tenere un diario degli eventi importanti che potrebbero essere utili in caso di denuncia; raccogliere prove dello stalking, come lettere, sms o e-mail offensivi o intimidatori; tenere sempre a portata di mano un cellulare per chiamare il numero di pronto intervento in caso di emergenza.
Solo pochi giorni fa, un uomo di 35 anni è stato arrestato per aver aggredito sua moglie di fronte ai figli.