Il celebre architetto Daniel Libeskind è stato rinviato a giudizio in Tribunale a Milano per l’accusa di appropriazione indebita di 102 bozzetti. La ex società del figlio, di cui Libeskind era socio fino al 2016, ha richiesto la restituzione dei bozzetti, che secondo un accordo sottoscritto nel 2013 erano di proprietà della società. L’accusa lamenta danni per 7 milioni di euro. La vicenda è complicata a causa dei contrasti personali tra padre e figlio. Libeskind aveva concesso i bozzetti alla società del figlio in cambio di un compenso fisso e una percentuale sugli incassi. Tuttavia, nel 2016 i rapporti familiari si sono deteriorati e Libeskind ha tagliato i legami con la società del figlio. La società ha quindi richiesto la restituzione dei bozzetti, ma ne sono stati riconsegnati solo 31. La causa è ancora in corso e Libeskind è stato rinviato a giudizio. La difesa sostiene che il padre ha cercato di aiutare il figlio nella sua carriera professionale e si dichiara sorpresa dalla situazione.

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