Il marito della donna aggredita nel suo letto a Cittiglio, in provincia di Varese, ha testimoniato in tribunale sulla situazione attuale della sua casa. Nonostante paghi l’affitto, non può utilizzarla perché sua moglie non si sente sicura dopo l’aggressione subita lo scorso 10 marzo. L’aggressore, un giovane di 28 anni che al momento ospitavano, è accusato di tentato omicidio per aver attaccato la donna con un panno imbevuto di ammoniaca. La mattina dell’aggressione, il marito si era svegliato per primo e aveva poi ricevuto una chiamata dalla sua compagna, che gli aveva raccontato piangendo che il ragazzo aveva cercato di ucciderla. L’uomo ha chiuso la porta di casa a chiave, ma la vicina del piano di sotto ha trovato la porta chiusa anche con il chiavistello, dopo aver sentito le grida della donna e aver ricevuto la sua chiamata di aiuto. Il testimone ha sottolineato che il ragazzo, considerato come un figlio da sua moglie, aveva un carattere difficile e spesso mancava al lavoro, motivo per cui era stato licenziato. Si è ipotizzato che l’uso di cocaina abbia spinto il giovane ad aggredire la donna. L’imputato stesso ha spiegato al giudice di aver agito sotto l’effetto di droga e alcol, scambiando la vittima per la sua compagna. Tuttavia, il testimone ha precisato che il ragazzo non si è mai drogato in casa loro.
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